Sabato 10 marzo 2018 | Incontro aperto anche al Pubblico
ETICA DELL’ORGANIZZAZIONE SANITARIA
Un elemento di ulteriore complessità concerne oggi il ruolo delle istituzioni sanitarie e le modalità con cui vengono organizzate e gestite (dalla conduzione dei servizi alla distribuzione del personale e così via), non ultimo in riferimento alle risorse stesse e ai diritti sociali.
Spesso si coagulano su questi punti veri e propri conflitti tra organizzazioni e cittadini, in cui si trovano frustrati tanto gli intenti degli operatori che le richieste dei cittadini. Le istituzioni e le organizzazioni ricavano il loro significato dall’essere i luoghi che danno corpo e concretezza agli orientamenti etico-sociali per una buona coesione sociale.
Da tutto ciò alcuni interrogativi: l’etica nell’organizzazione sanitaria esiste oppure è lasciata ai singoli? Le istituzioni sanitarie: tra nuove emergenze e “terrorismo ragionieristico”: verso quale welfare? Nuovi problemi di bioetica e giustizia sociale: quali i vantaggi dell’etica? Quali ricadute di buona comunicazione e di permeazione dell’etica nella scelta delle risorse?
Programma
9.30 – 13.00 | Parte prima
9.30 | introduzione: BIAGI Lorenzo, Fondazione Lanza
9.45 | relazioni
• FLOR Luciano
Direttore Generale Azienda Ospedaliera di Padova
• REBBE Vincenzo
Ordinario di Scienza delle Finanze, Dipartimento di Scienze
Economiche e Aziendali “M. Fanno”, Univ. di Padova
12.15 – 13.00 | in dialogo con i relatori
14.00 – 16.30 | Work App | Sessione riservata agli iscritti
L’organizzazione sanitaria
Quali le nuove esigenze del cittadino? Quali i diritti, i doveri, i costi?
coordinatori
BERTIN Germano, giornalista
BON Giuseppe, Operatore Sanitario
GASPARETTO Alessandra, Bioeticista
POZZATO Alex, Bioeticista
SANDONA’ Leopoldo, Bioeticista
La vita che nasce: dilemmi e potenzialità
La complessità che oggi caratterizza la nostra vita quotidiana coinvolge anche il momento dell’inizio vita, non solo in occidente, ma a livello globale.
Si rende necessaria una rilettura di tale complessità alla ricerca di chiavi di lettura capaci di andare a leggere e affrontare i dilemmi e le potenzialità dell’inizio vita, a partire dall’esperienza concreta di persone, comunità, operatori e istituzioni.
I temi aperti più sfidanti che stanno dinnanzi sono: la diagnosi prenatale, la procreazione assistita, la maternità surrogata, l’aborto.
La giornata formativa (2 dicembre 2017 | 9.30-16.30 c/o Fond. Lanza, Padova | Via Dante 55) proposta dalla Scuola di Bioetica promossa e organizzata dalla Fondazione Lanza insieme alla Rivista “Etica per le professioni” affronterà questi temi affidandosi alle riflessioni proposta dalla dott.ssa Mariateresa GERVASI (Ostetricia e Ginecologia, Azienda Ospedaliera Padova) e al supporto di approfondimento accompagnato da Alex Pozzato, Alessandra Gasparetto, Leopoldo Sandonà, Giuseppe Bon (equipe didattica Scuola di Bioetica | Fondazione Lanza – EPP)
La Scuola di Bioetica promossa dalla Fondazione Lanza e dalla Rivista Etica per le professioni offre la possibilità, attraverso un progressivo itinerario formativo, di implementare la qualità del discernimento su questioni di bioetica.
Grazie a una specifica e innovativa didattica, le diverse figure che conducono la formazione agiscono e si interfacciano tra loro e con i partecipanti secondo il modello dell’apprendimento di gruppo. Attraverso una costante e coinvolta interazione con i partecipanti, si punta alla valorizzazione delle differenti competenze professionali per orientarne l’agire nei rispettivi ambiti di responsabilità.
Finalità prioritaria della Scuola è offrire agli iscritti un metodo di apprendimento e un modello didattico che li renda idonei ad affrontare le diverse questioni e problematiche legate alla bioetica, fino a rendere ciascuno una sorta di “cellula” del buon consiglio, capace di generare e ri-generare in sé e attorno a sé, nella quotidianità e in ogni ambito di vita, una sempre piú alta consapevolezza e determinazione professionale “trasformativa”.
Il Corso a.a. 2017-2018 “Per una bioetica rinnovata” prevede nove tappe che si svilupperanno, con cadenza mensile, tra novembre 2017 e giugno 2018.
PROGRAMMA
• 11.11.2017 (9.30-13) Dialogo sullo “stato di salute” della bioetica oggi
> incontro aperto anche al pubblico
• 02.12.2017(9.30-13) La vita che nasce: dilemmi e potenzialità
• 13.01.2018(9.30-13) La vita che finisce: dilemmi e potenzialità
• 10.02.2017(9.30-13) L’uomo che soffre, l’uomo che cura
• 10.03.2018 (9.30-13) Etica dell’organizzazione sanitaria
> incontro aperto anche al pubblico
• 14.04.2018 (9.30-13) Persone migranti e nuova bioetica: quale relazione?
• 12.05.2018 (9.30-13) Ambiente e salute: prevenzione e stili di vita
• 09.06.2018(9.30-13) L’uomo di fronte ai limiti naturali della condizione umana
30.06.2018 (9.30-13) Bioetica: orientare l’agire professionale
> incontro aperto anche al pubblico
INFORMAZIONI
> Destinatari
• operatori in ambito sanitario
• membri di comitati etici
• insegnanti, formatori, educatori
• funzionari e dirigenti pubblici
• operatori della comunicazione
> Dispositivo didattico
• 60 ore di attività
• lezioni frontali
• attività di rilettura individuale
• incontro con il tutor
• lavoro di gruppo
• dossier di lavoro personale
• verifica di apprendimento e di verifica
> Iscrizioni
• quota di adesione corso intero: 450,00 euro
> 200,00 euro all’iscrizione
> 250,00 euro a inizio corso
• quota singola giornata: 80,00 euro
• quota per studenti
> 300,00 euro corso intero
> 50,00 euro a singola giornata
• n° massimo iscritti: 40 persone
Riconoscimenti
• attestato finale di partecipazione
• crediti formativi (dove previsti)
TRENT’ANNI di BIOETICA
Dialogo sullo “stato di salute” della bioetica oggi
La bioetica viene da una intensa stagione di scritti vari, di articoli, di manuali, di riviste, ma anche da un periodo di contrapposizioni e di scontri che non sempre hanno aiutato le persone a farsi un’idea chiara delle questioni in gioco.
Oggi la bioetica pare essere entrata anche in una stagione nuova, caratterizzata da nuove sfide e nuove emergenze sociali, economiche ed ambientali, oltre che di giustizia sociale, che stanno riconfigurando lo statuto della vita umana e della salute delle persone e delle popolazioni.
Per questo pare essere giunto il momento di interrogarci sullo “stato di salute” della stessa bioetica: da dove viene, a che punto si trova, dove sta andando, come si muovono i diversi soggetti implicati, quali sono le nuove sfide e le nuove vie da intraprendere, quali occasioni di formazione aperta a tutti possono essere coltivate.
Al Convegno di sabato 11 novembre 2017 (9.30-13) a Padova c/o sede Fond. Lanza in Via Dante 55:
introduce
• BIAGI Lorenzo, Fondazione Lanza, Segretario generale
intervengono
• BARBISAN Camillo, Servizio di Bioetica, Azienda Ospedaliera di Padova
• BUSATTA Lucia, Università di Padova
• DA RE Antonio, Filosofia morale, Università di Padova
• MENEGHELLO Francesca, Ospedale San Camillo, Lido Venezia
• PEGORARO Renzo, Pontificia Accademia per la vita, Roma
coordina
• BERTIN Germano, Rivista “Etica per le professioni”
Per una bioetica rinnovata è il titolo della Scuola di Bioetica che la Fondazione Lanza insieme alla rivista Etica per le professioni lancia quest’anno, all’interno di percorsi “Ethos – Alta Formazione”.
Un percorso qualificato rivolto a un pubblico eterogeneo, vista la complessità e globalità del tema: operatori in ambito sanitario, membri di comitati etici, insegnanti, formatori, educatori, funzionari e dirigenti pubblici, operatori della comunicazione. Ma anche cittadini che si interrogano di fronte ai grandi scenari globali.
Due le motivazioni principali alla base di questo nuovo percorso formativo: in primo luogo la necessità di aprire l’orizzonte e affrontare le questioni di bioetica in termini globali e non esclusivi dell’inizio e fine vita; in secondo luogo proporre una metodologia che permetta di favorire la crescita di una cittadinanza competente, rendendo accessibili a fasce sempre più ampie di cittadini le problematiche bioetiche che nascono a fronte dei grandi cambiamenti sociali, culturali, politici.
Sul tavolo delle questioni bioetiche ci sono, infatti: l’espansione delle disuguaglianze, l’aumento della popolazione e il suo concentramento in grandi metropoli, i movimenti migratori, la riduzione delle risorse per la sanità, il cambiamento climatico e ambientale, i processi di inquinamento, lo sgretolamento dei sistemi sociali e sanitari, gli interrogativi ancora aperti di fronte ai temi del nascere, del morire, del soffrire.
«È il tempo – commenta Lorenzo Biagi, segretario generale della Fondazione Lanza – di cambiare e soprattutto allargare il punto di vista e parlare bioetica globale e di uscire dallo schema tradizionale del bioeticismo, che si sofferma in particolare sull’inizio e sul fine vita. Oggi, considerando i grandi cambiamenti culturali, sociali, ambientali, la bioetica si interroga sulla vita nella sua globalità, in tutte le sue diramazioni e connessioni. Occorre aprire il discernimento bioetico anche a nuovi parametri che ci confermano che la dignità della vita è il risultato di tante determinanti, che oggi si concentrano sulla dimensione sociale, ambientale, multiculturale, sulle nuove fragilità della salute mentale e sulle ricadute sociosanitarie delle vecchie e nuove povertà».
La Scuola di Bioetica inizierà sabato 11 novembre 2017 con un incontro aperto al pubblico che farà il punto sullo “stato di saluto “ della bioetica oggi. Successivamente si articolerà in incontri mensili, il sabato, di una giornata (9.30-16.30) fino al 30 giugno 2018. In tutto sono nove appuntamenti (tre sono aperti al pubblico) per un totale di 60 ore di attività, con lezioni frontali e attività di rilettura individuale, incontro con il tutor, lavori di gruppo, verifica.
L’itinerario formativo proposto si impegna ad accrescere la qualità del discernimento bioetico proponendo l’integrazione tra un insegnamento di squadra, con docenti e formatori che per primi cooperano tra loro, e un apprendimento di gruppo, che passa attraverso una costante e paziente interazione tra i partecipanti sui rispettivi ambiti tematici esplorati.
I contenuti
1. Incontro di inizio della Scuola: dialogo sullo stato di salute della bioetica oggi (11.11.2017)
2. La vita che nasce: dilemmi e potenzialità (02.12.2017)
3. La vita che finisce: dilemmi e potenzialità (13.01.2018)
4. L’uomo che soffre, l’uomo che cura (10.02.2018)
5. Etica dell’organizzazione sanitaria (10.03.2018)
6. Persona migranti e nuova bioetica: quale relazione? (14.04.2018)
7. Ambiente e salute: prevenzione e stili di vita (12.05.2018)
8. L’uomo di fronte ai limiti naturali della condizione umana (09.06.2018)
9. Bioetica: orientare l’agire professionale (30.06.2018)
Metodologia
Ciascuno dei contenuti proposti verrà sviluppato mediante un contributo plurale e cooperativo tra due/tre esperti, ai quali seguirà uno spazio di rielaborazione personale, per poi attivare un confronto di gruppo tra i partecipanti, e infine per orientarsi verso una sintesi pratica nell’assemblea plenaria, dalla quale verrà ricavato un quadro sintetico per favorire nuove pratiche di bioetica.
Ogni incontro sarà accompagnato dalla presenza di tutor appositamente preparati per una prima decantazione e condivisione dei tempi proposti.
Docenti/Relatori
Antonio Autiero, bioeticista, Università di Münster e Fondazione Lanza
Camillo Barbisan, servizio di bioetica, Azienda Ospedaliera di Padova
Antonio Da Re, filosofo morale, Università di Padova
Luciano Flor, direttore generale, Azienda Ospedaliera di Padova
Maria Teresa Gervasi, primario, reparto ostetricia e ginecologia Azienda Ospedaliera di Padova
Renzo Pegoraro, bioeticista, Pontificia Accademia per la Vita, Roma
Giovanni Poles, Unità OC Cure palliative, medico Ulss Veneziana
Vincenzo Rebba, Università di Padova
Francesca Russo, direttore prevenzione, sicurezza alimentare, veterinaria, Regione Veneto
Roberto Tommasi, preside e docente di Filosofia della Facoltà teologica del Triveneto
Francesca Meneghello, IRCS, Lido di Venezia
Lucia Busatta, studiosa in biodiritto, Università di Padova
Valter Giantin, medico geriatra Università di Padova
Francesca Marin, filosofia, Università di Padova
Marco Bonetti, medico, bioeticista, Azienda Ulss 15, Alta Padovana
Giovanni Putoto, medico Medici con l’Africa-CUAMM
Paolo Simioni, presidente OMCO, Padova
Samantha Serpentini, psiconcologa, IOV Padova
Umberto Curi, filosofo, Università di Padova
Paolo Benanti, eticista e studioso di neuroscienza, Pontificia Università Gregoriana
Giorgio Bonaccorso, eticista e studioso di neuroscienze, Istituto Liturgia pastorale Santa Giustina
Luciana Caenazzo, genetista, Università di Padova
La Fondazione Lanza e la Bioetica
La Fondazione Lanza è un centro di ricerca nel campo dell’etica applicata, con attenzione in particolare all’etica fondamentale, alla bioetica, alle questioni ambientali, alle professioni e alla formazione continua. In modo speciale, in questi trent’anni di attività, la Fondazione Lanza è diventata un riferimento per la ricerca bioetica, e ha sviluppato una rete di contatti e di scambi anche con i maggiori centri di bioetica internazionali: l’EACME (The European Association of Centres of Medical Ethics), l’ESPMH (European Society for Philosophy of Medicine and Healthcare), l’ECEN (EUROPEAN CHRISTIAN ENVIRONMENTAL NETWORK).
La Scuola di Bioetica si pone come una delle prime proposte nel cammino di preparazione ai festeggiamenti del trentennale della Fondazione Lanza (1988-2018).
Informazioni
Numero massimo iscritti: 40
Iscrizioni: entro il 30 ottobre 2017
Quota di partecipazione: € 450,00
Informazioni: 049 8756788 | 339 8042075
info@eticaperleprofessioni.it
MILANO, 1 – 2 aprile 2017 | “ETICA CIVILE … E OLTRE?” | Secondo Forum nazionale di Etica Civile
• Si svolge l’1-2 aprile 2017 al Centro San Fedele (Via Hoelpi 3/B) a Milano, promosso da un network di associazioni attive in tutto il territorio italiano.
• Un convegno per ritrovare le ragioni per vivere bene assieme, nelle nostre città, nello spazio nazionale, nella società globale.
• Un appuntamento aperto a tutti, un invito alla condivisione di tante pratiche civili, al dialogo a molte voci, alla ricerca di prospettive di bene comune.
• Quattro le sessioni previste, con momenti assembleari e gruppi di confronto e discussione.
• Tra i relatori, il cardinale Peter Turkson, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, l’ex magistrato Gherardo Colombo.
• Sabato sera, uno spettacolo di teatro civile sul tema della crisi economica, prodotto da Pop Economix.
UNA MODERNIZZAZIONE SENZA PARTECIPAZIONE? La CISL negli anni ’50 e ’60 a Padova e in Italia
Quella del sindacato – e in particolare della Cisl – non è affatto una “storia minore” né “marginale”. Essa, da protagonista, si propone come soggetto sociale capace di tracciare una “visione” dei processi di modernizzazione.
LIBERO E APERTO A TUTTI PER UNA NUOVA PROGETTUALITÀ SOCIALE ED ECONOMICA,
Lo specifico o il proprium del sindacato – e, guardando alla storia della Cisl in particolare – è quella di essere stata – e di dover essere – un “sindacato libero”, aperto a tutti, portatore di una progettualità sociale ed economica in grado di competere costruttivamente tanto con la politica che con l’imprenditoria.
DEMOCRAZIA ASSOCIATIVA E PARTECIPATIVA
La via di una democrazia associativa diventa cosí una proposta praticabile per rigenerare quella partecipazione che sola valorizza la persona e mette al giusto posto le istituzioni, siano esse politiche che economiche. Tale democrazia partecipativa, nella visione della Cisl, deve prendere corpo a partire dalla creazione di “lavoratori coscienti”, coinvolti anche nelle scelte produttive e contrattuali, attori della modernizzazione. Si tratta di una concezione dell’impegno sindacale in una chiave eminentemente democratica e civile.
RIVISITARE IL PASSATO PER UN NUOVO FUTURO
Fare sindacato libero e autonomo è già fare democrazia, è già costruire senso civico e corresponsabilità per il bene del Paese e una vera rinascita sociale ed economica.
Abitatori di una Terra – pianeta fragile e meraviglioso: cosí potremmo essere detti; esseri umani chiamati a costruire su di essa una vita buona assieme, nella fraternità/sororità e in istituzioni giuste.
Poche parole per disegnare una condizione nella quale le relazioni interumane sono inscindibilmente legate a quelle che intratteniamo con il mondo attorno a noi, quello che diciamo ambiente o natura, lo spazio in cui siamo radicati. Poche parole per dire anche che la grave crisi che oggi sperimentiamo nei nostri rapporti con la Terra impone un profondo ripensamento delle forme sociali e politiche che abbiamo dato al nostro vivere assieme, come delle modalità d’uso della tecnica.
La forma sociale ed economica cui siamo abituati non ha futuro, non è sostenibile, ed è tempo di cambiare: molti uomini e donne lo stanno comprendendo. Ma come cambiare? In quali direzioni orientare il cambiamento? E dove trovare le energie per attivarlo? A questi interrogativi risponde il libro delineando prospettive per imparare a vivere esistenze leggere e sostenibili, operare in rete per la cura della Terra, stimolare le stesse istituzioni a una corresponsabilità per essa.
Cosa succede di interessante nel Welfare veneto? Come cambiare il modo di pensare e gestire il Welfare?
La ricerca pubblicata nel presente volume nasce da un accordo di collaborazione, siglato nel 2013, tra lo IUSVE e il mondo delle cooperative sociali venete facenti parte di FederSolidarietà.
L’indagine punta a esplorare le visioni antropologiche ed etiche che guidano oggi l’agire di coloro che stanno sperimentando nuove forme di Welfare.
IL “CAPITALE SOCIALE ” IN VENETO
Il Veneto rappresenta, in positivo come in negativo, un’esperienza territoriale dal valore paradigmatico per quanto è avvenuto in questi ultimi trent’anni circa quella “mutazione antropologica” che è stata vissuta nel passaggio da una cultura agricola ad una postindustriale.
In tale processo si è evidenziato un importante fenomeno: quel ricco “capitale sociale” che ha fatto da motore al benessere, si è da ultimo trovato fagocitato dallo stesso benessere prodotto, con ricadute che questa ricerca intende pure esplorare sul versante antropologico ed etico, al fine di individuare possibili pratiche educative per rigenerare il legame sociale quale base per un nuovo welfare.
BUONE PRASSI , UTILI PER IL PAESE ITALIA
I risultati attesi sono dunque da intendersi a valenza più ampia, nazionale e persino internazionale, in quanto concepiti come indicazioni per affrontare la sfida educativa richiesta per il passaggio ad nuovo Welfare.
Cosa sono i diritti sociali? Quale la loro valenza autentica? Quale la loro efficacia applicativa? Affrontando temi quali vivere, morire, sesso, sessualità, sessismo, morale, moralità, moralismo, uomo, persona, diritto alla salute, natalità, aborto, decenza, medicina, assistenza sociale l’Autore riconosce che due, oggi, appaiono le direttrici interpretative di azione: l’apostolato civico e l’azione popolare.
Solo la partecipazione e il coinvolgimento civico, infatti, creano ed esprimono la solidarietà nella sua accezione giuridica piú diretta e diventano mezzo e strumento di testimonianza attiva, nonché fattore di difesa dei valori professati. L’azione popolare in cui una formazione sociale si fa promotrice di interventi, poi, ne diventa lo strumento propulsivo di straordinaria efficacia.
«Certo – conclude l’autore, Ivone Cacciavillani – occorre che tali strumenti vengano approfonditi in dottrina, diffusi nella prassi testimoniante e usati nella aule giudiziarie; senza prevaricazioni né infingimenti …»..
Presentazione
Dove va la morale? Quali trasformazioni sta vivendo, nel tempo di papa Francesco? C’è una grande ricchezza di indicazioni forti profondamente radicate nella tradizione cristiana e assieme, proprio per questo, potentemente innovative – che anche in quest’àmbito, come in tanti altri, vengono dal pontificato di Jorge Bergoglio già nei suoi primi tre anni. Che si tratti della morale familiare o dell’etica eco-sociale o che ci si riferisca piuttosto alla responsabilità e alla relazione come caratteristiche del vivere umano, davvero abbondanti sono gli stimoli per il pensiero e per la prassi.
Avvertendo come sia essenziale comprendere le coordinate cui orienta la riflessione di Francesco e gli stimoli che essa lancia sul piano morale, la Fondazione Lanza (Centro Studi in Etica) ha interpellato alcuni attenti osservatori, invitandoli a esaminare alcuni elementi del pensiero di Francesco. Se i testi di Simone Morandini e Giuseppe Quaranta ne dispiegano l’orizzonte generale e lo stile, Giacomo Costa e Giampaolo Dianin esplorano rispettivamente le aree della morale eco-sociale e di quella familiare, mentre Pier Davide Guenzi ne ricostruisce l’impatto sul percorso della teologia morale italiana. Completa il volume il saggio del segretario generale della Fondazione Lanza, Lorenzo Biagi, che analizza le prospettive che ne emergono per la formazione, specie in àmbito sociale e politico.
Questo è un testo che intende aiutare a cogliere il rinnovato paradigma che sta emergendo e che sta forgiando una varietà di àmbiti. Si tratta di comprendere che la tenerezza e la misericordia che lo informano non vanno a indebolire, ma piuttosto a rafforzare e intensificare quella domanda morale.
Autore
FONDAZIONE LANZA (a cura di) con il contributo di Lorenzo Biagi (Segretario generale, Fondazione Lanza, Padova; Direttore Editoriale Etica per le professioni); Giacomo Costa sj (Direttore Aggiornamenti Sociali); Giampaolo Dianin (Docente di Teologia morale e pastorale della famiglia, Facoltà Teologica del Triveneto; Rettore del Seminario Maggiore di Padova); Pier Davide Guenzi (Docente di Teologia morale, Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, sezione parallela, Torino; Vice Presidente Associazione Teologica Italiana per lo Studio della Morale (ATISM); Simone Morandini (Coordinatore Progetto Etica, Filosofia e Teologia, Fondazione Lanza, Padova); Giuseppe Quaranta ofm (Docente di Teologia Morale, Facoltà Teologica del Triveneto, Padova)